Il costruttore di motoscafi, l'Alain Delon De Lenn, il minatore di Frontale.
Per arrivare poi anche alla gente di New Orleans ed é il primo colpo basso del disco.
Un breve attacco di bottleneck e poi una ballata intensa, forte ed avvolgente, struggente come non mai. New Orleans ti porta fin laggiù, insieme a lei, vegnuda granda giò in paluud - cresciuta in palude - finché il racconto diventa davvero condivisione, dentro le lacrime di un uragano, che tanti hanno descritto, ma pochi raccontano davvero. Così ascolti e ascolti di nuovo, e cominci a piangere anche tu, perché questa sì che é compagnia al dolore e solo chi sa prendere tanto su di sé ti può dire che é possibile tornare lì, ricominciare ancora :
E adess che canzon te soni, che la mia trumba l'ha bufada via el veent...
Le nostre lacrime sul Mississipi sono difficili da far vedere
Le nostre urla dentro l'uragano e queste assenze da lasciar tacere
E come mai piovono aghi da lassù e siamo bambole voodoo
Trafitte in ogni punto ormai...
E te... desmett de piaang o mon amour
Te tegneroo la man toujours ... e ti riporto a New Orleans
Ma non é il piano e neppure il violino; e neanche quella voce, pure così bella ancora; é il racconto di una storia, che potrebbe essere la tua. Storia comune, di chi arriva in questa città, troppo spesso inospitale. Racconto di corsari della bovisa, tutti uguali, tutti con lo stesso timore, davanti a un Domm de Milan, a quella chiesa troppo grande, che forse per entrare ci vuole pure il telepass e che per pregarci dentro devi imparare una preghiera de città.
Salvo scoprire che quella Madonnina é ancora l'unica a dare un senso a ciò che ti accade, l'unica che riesca ancora ad ascoltare trii cume luur.
Così é per quello che ti commuovi veramente, perché questa volta il cantastorie ha fatto un passo in più. L'andare per mano adesso é dietro al desiderio e quella cordata che vedi é diventata compagnia al destino. Per questo tutto cambia e non é più come prima. E per questo 40 Pass - forse - è davvero il cuore del disco, il punto nevralgico intorno al quale tutte le storie acquistano un senso vero. Perché questa - e lo ha detto, Van De Sfroos - é una storia di redenzione :
E l'è tuta per luur questa gèsa troppa granda
e forsi per nà deent basta fa quaranta pass.
Una preghiera per Bob Marley e per el nonu in paradiis
una candela a Sant'Ambroes e una candela a San Vituur
e a sta bela Madunina che la riess amò a brilà...
la sarà anca piscinina ma la rièss anca a scultà
trii cume luur....
Ecco é finito il disco e sono pure arrivato al lavoro.
Ma come é possibile che hai tolto il cd dall'autoradio e dentro ti sei sentito cambiato ?
Eppure l'hai sempre saputo che la musica non potrà mai salvare il mondo: solo Uno l'ha fatto ed una volta per tutte. Ma, lo sai ormai, ti può aiutare: eccome se lo fa; e ti alza lo sguardo, sguardo debole e indifeso, forse, perfino quando appare fiero, ma incessante e sicuro, perché certo che troverà una Madre, che anche oggi, un'altra volta ancora, gli darà tutta la forza per tirare avanti.
E quando, un attimo dopo, sono salito sull'ascensore in ospedale e sono arrivato in reparto, e poi in ambulatorio, ho trovato tanta gente a salutarmi, con quei "buondì dutùr" che troppe volte ho sentito, ma poche ho ascoltato veramente; e in un istante mi é venuto in mente Il Costruttore Di Motoscafi.
Allora sì che finalmente ho risposto anch'io e ci voleva quel buon diavolo d'un Van De Sfroos a svegliarmi sul serio.
A svelarmi che dietro ogni volto c'é una storia.
E che nessuno la cancellerà mai.
Ghirigori sura l'acqua e la mia firma sura l'unda
cun la barca che s'impenna, quajvolta la funda..
e poe ruverà la breva a scancelà questa mia scia,
ma el sègn de la mia storia me la purterà mai via...