Il 16 marzo 2013 il corpo di Jason Molina viene trovato senza vita in un appartamento di Bloomington, città dell’Indiana, l’anonimo Midwest americano. Le complicanze fatali di una malattia legata all’abuso di alcolici se lo sono portato via, all’età di soli 39 anni. L’alcol, in realtà, è solamente un epifenomeno del male del secolo, quel black dog – la sindrome depressiva – che attanaglia senza pietà molte, forse troppe, persone. Mentre mi accingo a scrivere queste righe, che vogliono parlare di musica, il pensiero non può fare a meno di andare alle vittime di un disastro aereo, tragico figlio della stessa malattia e al grido di un perché, che resta domanda senza risposta, sospesa a mezz’aria nel vento (...)
CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO A QUESTO LINK