Wednesday, May 16, 2007

SUONI DI MERCURIO


Quando, il 16 maggio 1966, "Blonde On Blonde" esce nei negozi di dischi, il terremoto su Dylan é già scoppiato da un pezzo. "Bringing It All Back Home", l'album uscito l'anno prima, ha venduto un milione di dischi ed in esso una facciata é "elettrica", cosa che comunque non é stata gradita da molti. Dylan é già passato dalla bufera del Festival Folk di Newport, dove, fischiato dai fans perché presentatosi con la chitarra elettrica, é tornato sul palco per i bis con quella acustica. E, nel momento in cui esce "Blonde On Blonde", é nel pieno del ciclone del famigerato tour europeo del 1966, dove gli spettatori inglesi non gli risparmieranno momenti durissimi. Eppure "Blonde On Blonde" é pieno di capolavori: da "Just Like A Woman" a "Visions Of Johanna", da "I Want You" a "Rainy Day Women", da "Stuck Inside of Mobile" a quella "Sad Eyed Lady Of The Lowlands", brano che - per la prima volta nella storia del rock - occupa un'intera facciata del doppio album. Questo lp rappresenta una delle massime espressioni del genio creativo di Dylan, intriso di liriche zeppe di simbolismi e misticismo e di una musicalità definita da Dylan stesso un suono "sottile, mercuriale e selvaggio".
Durante gli infuocati concerti inglesi, che la Columbia si é decisa a rendere "ufficiali" nel CD "The bootleg series vol.4" (dopo anni di registrazioni pirata circolanti tra gli appassionati del genere), Dylan verrà attaccato più volte dai fans per il suo "abbandono" della tipica canzone folk di protesta americana; si sentirà solo, preso in giro (con i tipici applausi "rallentati" della platea inglese di allora) ed accusato. "Giuda!" gli urla uno spettatore durante il concerto di Manchester e per tutta risposta Dylan gli dirà dal microfono "Non ti credo, sei un bugiardo!" e, girandosi verso la band, inciterà i propri musicisti con un "Play fuckin' loud !", "suonate fottutamente forte!".
Dylan aveva voltato pagina ed iniziato a scrivere un nuovo capitolo della storia del rock.
Chi non l'aveva capito da subito era destinato a ricredersi presto, considerando che il nostro é in pista ancora oggi, dopo 41 anni.
Ma questo é l'inizio di un'altra storia.

6 comments:

Paolo Vites said...

un disco bellino, vero?

:-)))

Fausto Leali said...

Peccato che non ne faccia più così, mannaggia ..... (ma non diciamolo ai detrattori di Dylan !!!)

Roberto Remorino said...

Non li fa proprio più, caro Fausto. Come ti ho già detto, Dylan è morto poco dopo Time Out Of Mind! E' il sosia che fa danni. Ciao!

Fausto Leali said...

Eccolo qui il detrattore che temevo intervenisse...
Ma dopo sei mesi che mi leggi dovevi intervenire proprio adesso e cogliermi in un momento di debolezza ?
Mannaggia.... :-)))

Roberto Remorino said...

Sono sempre in agguato, occhio! Ciao ciao

Nicola said...

Forse è vero che non ne fa più così.
Però, di dischi da "blonde on Blonde" a oggi, di peggiori degli ultimi due ne ho sentiti diversi!