"....la ragione per cui un artista sta di fronte alla gente....
E' vivere ogni sera, o sentirsi vivi ogni sera. Rischi la tua vita suonando musica, se lo fai nella maniera giusta"
(Bob Dylan)
(Bob Dylan)
Ah già che oggi é il 24 maggio e quasi non me ne ricordavo più. Cosa grave per un blog che per titolo ha pure messo quello di una sua canzone. Tant'é, me ne sono ricordato adesso, dopo aver corso dietro alle solite mille cose da fare di ogni giorno. E allora happy birthday, Mr. Dylan, che aver settant'anni ed essere ancora on stage, in quel neverending tour che é questa nostra vita, é cosa bella e rispettabile davvero.
Certo che ne son passati di anni, anche per me, da quel primo ascolto su quell'ellepi appena uscito - Desire, che bel nome per un disco - che, se ci penso bene, ci sono dei colleghi che lavorano con me che, quando stavo entrando in negozio a comperarlo, loro non erano neppure ancora nati.
Insomma siamo vecchi, ragazzi, tutti quanti, ma felici del tempo che é passato.
Qualche giorno fa, poi, ho trovato anche una mail di uno studente. Sta preparando una tesi sul Bardo e allora gli é venuto in mente di fare delle domande pure a me. Mi ha chiesto quanto la sua opera abbia ispirato la mia professione, che cosa sia l'ispirazione in senso stretto e, insomma, a quali canzoni di Dylan uno dovrebbe far riferimento.
Beh, ci devo pensare, amico mio e mi ci vuole un po' perché i neuroni, ormai, son quel che sono e tutti i giorni ce n'é pure qualcuno che decide d'andar via. Intanto, però, io continuo a camminare, che di parlare ne ho sempre meno voglia - Ain't Talkin', Just Walkin', appunto- perché l'aderenza al desiderio del cuore del Bello e del Vero ha bisogno di fatti e sempre meno di parole, che "non chi che dice Signore, Signore, entrerà nel Regno, ma colui che fa la volontà del Padre mio che é nei cieli". E allora vado avanti - I'm Pressing On - come continua a fare il caro Bob, alla faccia di tutti quelli che lo hanno dato per finito, un milione di volte, da almeno quarant'anni a questa parte.
Buon compleanno, amico, ci si rivede all'Alcatraz quest'estate; tu là sopra, a dar la vita come ogni volta, noi là sotto, a farti da compagni d'avventura, come sempre.
Certo che ne son passati di anni, anche per me, da quel primo ascolto su quell'ellepi appena uscito - Desire, che bel nome per un disco - che, se ci penso bene, ci sono dei colleghi che lavorano con me che, quando stavo entrando in negozio a comperarlo, loro non erano neppure ancora nati.
Insomma siamo vecchi, ragazzi, tutti quanti, ma felici del tempo che é passato.
Qualche giorno fa, poi, ho trovato anche una mail di uno studente. Sta preparando una tesi sul Bardo e allora gli é venuto in mente di fare delle domande pure a me. Mi ha chiesto quanto la sua opera abbia ispirato la mia professione, che cosa sia l'ispirazione in senso stretto e, insomma, a quali canzoni di Dylan uno dovrebbe far riferimento.
Beh, ci devo pensare, amico mio e mi ci vuole un po' perché i neuroni, ormai, son quel che sono e tutti i giorni ce n'é pure qualcuno che decide d'andar via. Intanto, però, io continuo a camminare, che di parlare ne ho sempre meno voglia - Ain't Talkin', Just Walkin', appunto- perché l'aderenza al desiderio del cuore del Bello e del Vero ha bisogno di fatti e sempre meno di parole, che "non chi che dice Signore, Signore, entrerà nel Regno, ma colui che fa la volontà del Padre mio che é nei cieli". E allora vado avanti - I'm Pressing On - come continua a fare il caro Bob, alla faccia di tutti quelli che lo hanno dato per finito, un milione di volte, da almeno quarant'anni a questa parte.
Buon compleanno, amico, ci si rivede all'Alcatraz quest'estate; tu là sopra, a dar la vita come ogni volta, noi là sotto, a farti da compagni d'avventura, come sempre.