Sunday, June 03, 2007

DAL TEMPERAMENTO UN METODO ?



Parlando del più e del meno, un amico paragonò una volta la mia visione delle cose ad un modo di dipingere. "Non assomigli mica ad un impressionista - mi disse -, qualche pennellata qua e là e tutto l'insieme a dare senso al quadro; no, tu ti soffermi sui particolari, fino ai minimi aspetti, come le opere dei pittori fiamminghi".
L'amico volle farmi un complimento, sottolineando forse una sensibilità in qualche modo a lui gradita.
E' anche vero, pensai, che però sono belli sia i quadri dei fiamminghi che quelli degli impressionisti.
E questo perché, al fondo delle cose, la bellezza dell'umano non sta in un tipo particolare di personalità o modo di essere.
Disse un giorno Don Giussani: "la grazia non opera mai se non attraverso un temperamento; e riesce a passare e a comunicare nonostante il temperamento" (1). Come dire : Dio opera tutto in tutti e il bello é proprio l'unità nella diversità.

Certo, comunque, che lo sguardo che vorrei avere, in ogni momento, é un guardare attento.
Uno sguardo mai superficiale, capace di cogliere i particolari, ma soprattutto sempre pronto allo stupore ed alla gratitudine, di fronte alla realtà che s'impone come mistero d'Amore.
Non é sempre facile ma forse il trucco é quello di non ragionarci troppo su.
Come insegnò un tempo Alexis Carrel, chirurgo e biologo vissuto a cavallo tra il XIX ed il XX secolo, premio Nobel per la medicina nel 1912: "poca osservazione e molto ragionamento portano all'errore, molta osservazione e poco ragionamento portano alla verità".

(1) Luigi Giussani - Dal temperamento un metodo - BUR, i libri dello spirito cristiano, collana "Quasi Tischreden"

No comments: