Thursday, November 19, 2009

RAINY DAY WOMAN

" ‘Cause I heard Jesus, He drank wine
And I bet we’d get along just fine
He could calm a storm and heal the blind
And I bet He’d understand a heart like mine.
Oh yes, He would"
(Miranda Lambert, Heart Like Mine)



Ancora nuvoloni, cieli grigi e giorni di pioggia un giorno sì e un giorno no in quest'affascinante terra che é la pianura padana. Datemi un po' di mare, o almeno un po' di sole per favore. E poi, accidenti, sono pure metereopatico e questo non aiuta.
Allora, almeno, datemi del country, che di quello non riesco a stare senza troppo a lungo e se é country mescolato al rock ancora meglio. Che poi, come se non bastasse, non mi sono ancora ripreso dall'ascolto dei Blue Ridge Rangers di ritorno, l'ultima "fatica" di John Fogerty, che fatica lo é stata per davvero, almeno per me, al punto che, neanche arrivato a metà disco, mi ci sono voluti due ascolti consecutivi di Grievous Angel di Gram Parsons per ritirarmi su. E no, accidenti, non si maltratta il genere così, davvero non si fa. Ma dovevo aspettarmelo da un album dove il buon John, a corto d'idee, invita pure gli Eagles Don Henley e Thimoty B. Schmidt a dividere la partita in sala d'incisione. Com'é che diceva quello là, Drugo, il tizio del Grande Lebowsky? "butta via quella m.. e metti su i Creedence!"...

I Creedence, appunto, sarebbe molto meglio. Ma nel frattempo ho bisogno d'altro, che non si può mica vivere solo di ristampe. E così ecco un dischetto nuovo nuovo, fatto da Miranda Lambert, venticinquenne di belle speranze, peraltro giunta già al terzo album in carriera. Belle come bella é la copertina, perché, lo ammetto, mi ci sono fermato per un po'. D'altra parte anche in libreria si fa così: ci si fa attrarre da titoli, colori e geometrie, ma poi ci si mette pure a leggere, sennò in libreria cosa ci sei andato a fare, allora te ne vai a una mostra di quadri o di fotografia.
Comunque Miranda sarà pure - commenteranno i più maligni - più bella che brava, ma questo disco non é mica solo Nashville, pedal steel guitar e niente testa, tant'é che, arrivato al terzo giro, mi son messo ad ascoltare le canzoni. Ballatone country ariose, mescolate a poderose virate rock'n'roll, con in mezzo pure un po' di deriva verso qualcosa che sa di punk; il tutto sufficiente, insomma, a spazzar via il maltempo dall'orizzonte della mia giornata. Le liriche? Beh, quelle sono così così, anche se Heart Like Mine mi ha fatto fermare qualche istante, non fosse altro perché richiama al fatto che un cuore, per essere ascoltato veramente, ha bisogno di rivolgere lo sguardo verso un Altrove. Questi testi, comunque, sanno di onestà, tant'é che Miranda stessa ci racconta che non tornerebbe indietro di una riga su ciò che ha scritto, perché é tutto parte di ciò che é lei. "If you're into honesty, I have the records for you", dice ridendo e allora prendiamocelo su, questo disco, che poi la ragazza ha solo 25 anni e si farà.

OK, tutto qua, lasciatemi ascoltare queste canzoni e stay tuned, se ne avete voglia.
Prossima fermata del mio country train: le forze naturali di Lyle Lovett; dicono che sia un bel disco, superiore a quello di John Fogerty e probabilmente anche a quello di Miranda. Lui, Lyle, é molto più brutto, però...


3 comments:

Maurizio Pratelli said...

ma la volete smettere di innamorrarvi di questa cantautrici??? :-) avete la sndrome da rob!

Fausto Leali said...

Non é colpa mia se Fogerty fa dischi brutti e Lovett é brutto già di suo.. :-)

hazel said...

More pretty girls than one...mr.Lovett se ne intende di belle ragazze:-)