Cos'avresti visto, se avessi percorso con me miglia e miglia, lungo gli stessi binari di quella ferrovia?
Un uomo curvo, forse, a tratti paurosamente incerto nel cammino, il passo sempre più stanco, eppure il volto sorridente. L'avresti visto parlare sempre meno, ma camminare sempre più.
E poi fermarsi, farsi da parte a volte e inciampare, spesso e volentieri.
E cadere - certo - ma rialzarsi dieci, cento, mille volte ancora.
Senza eroismo, però, se non quello che ripone la speranza nella fiducia dell'Amore.
Poi, alla fine del viaggio, un mucchio di guai e peccati da deporre, la sola cosa che non avesse Lui, l'unica da offrire in cambio a Chi avesse regalato tutto il resto.
Guarda questo niente e rendilo tutto col Tuo amore.
Ma spoglialo prima di ogni cosa, fallo morire veramente di ogni orgoglio ed insulsa vanità.
Perché solo così potrà marcire in terra e far germogliare un frutto che abbia davvero sapore.
E farsi felice, al fondo, del viaggio lungo quella ferrovia, di ogni fiore e frutto e volto che ha incontrato.
Perché possa rendere grazie di quel dono inatteso e ricevuto, colmo d'amore donato e ricambiato, alba che risorge dopo ogni tramonto, binari di un'avventura che hai chiamato Vita.
"Mi son messo a morire,
e quel che accade non m’importa più;
ora voglio sparire
nel cuore abbandonato di Gesù.
Tutto questo penare
Per l’avarizia e per la vanità
nell’amore scompare:
ho riacquistato la mia libertà.
Mi son messo a morire
a questa morte che non muore più:
ora voglio gioire
con Dio della sua eterna gioventù."
(Igino Giordani, 1951)
5 comments:
..la metafora della vita, Mark Oliver Everett e Harry Dean Stanton mi renderanno la notte (metafora di quelle che c'è dopo) piu' lieve, grazie pard Fausto..
miles tu run, caro amico
La canzone piu' bella degli eels?
Tutto "Blinking Lights" é stupendo, ma questa é sicuramente una canzone dove Mr. Everett rialza lo sguardo
decisamente il mio disco preferito degli Eels
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