E' appena trascorsa la giornata della memoria, eppure sembra che di memoria non ne abbiamo più.
Non é così, in fondo, quando ascoltiamo notizie al giornale radio del mattino, riguardanti l'ennesima strage in Iraq o in quella terra senza pace che é Israele e la Palestina e ci accorgiamo di farlo distrattamente, ormai incapaci di provare emozioni ?
Sembra facile abituarsi al male, far sì che non diventi più storia, oppure - peggio - confinarlo in alcuni territori ben codificati: l'orrore nazista, quello sì, per carità, ma guai a parlare un po' di più di quello comunista o di altri stragi del nostro tempo.
Si fa presto a dividere la gente in buoni e cattivi, in realtà la natura dell'uomo é sempre la stessa e siamo davvero tutti uguali, sempre in bilico tra peccato e redenzione.
Ci aveva visto giusto Claudio Chieffo, quando cantava "La Nuova Auschwitz":
"Io suonavo il violino ad Auschwitz mentre morivano gli altri ebrei,
io suonavo il violino ad Auschwitz mentre uccidevano i fratelli miei,
mentre uccidevano i fratelli miei, mentre uccidevano i fratelli miei...
ci dicevano di suonare, suonare forte e non fermarci mai,
per coprire l’urlo della morte, suonare forte e non fermarci mai,
suonare forte e non fermarci mai, suonare forte e non fermarci mai...
Non è possibile essere come loro,
non è possibile essere come loro...
Nel mondo nuovo che ora abbiamo creato
c’è la miseria, c’è l’odio ed il peccato,
c’è l’odio ed il peccato, c’è l’odio ed il peccato...
Ora siamo tornati ad Auschwitz dove c’è stato fatto tanto male,
ma non è morto il male nel mondo e noi tutti lo possiamo fare
e noi tutti lo possiamo fare e noi tutti lo possiamo fare...
Non è difficile essere come loro
non è difficile essere come loro...
Ora suono il violino al mondo mentre uccidono i nuov iebrei,
ora suono il violino al mondo mentre uccidono i fratelli miei,
mentre uccidono i fratelli miei,
mentre uccidono i fratelli miei..."
Parole forti ?
Senza dubbio sì - noi come loro... - ma capaci di scandalizzare solo chi non ha coscienza del proprio limite.
E quanti si sono scandalizzati, adesso come allora, quando la canzone é uscita, quasi quarant'anni fa...
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