Chiara Lubich
(Trento, 22 gennaio 1920 - Rocca di Papa, 14 marzo 2008)
Non riesco a scrivere, in questo giorno, su questo blog, ma non lo voglio lasciar passare invano.
E, tra stelle e lacrime, ho in cuore le ultime parole di Chiara sul suo libro "Il grido" :
"E quale il mio ultimo desiderio ora e per ora ? Vorrei che l'Opera di Maria, alla fine dei tempi, quando, compatta, sarà in attesa di apparire davanti a Gesù abbandonato-risorto, possa ripetergli - facendo sue le parole che sempre mi commuovono del teologo belga Jacques Leclercq: "...il tuo giorno, mio Dio, io verrò verso di Te... Verrò verso di Te, mio Dio (...) e con mio il sogno più folle: portarti il mondo fra le braccia".
"Padre, che tutti siano uno!"
Quando il giorno volge al termine, riesco finalmente ad aggiungere qualcosa.
Da Rocca di Papa giungono echi di un fiume di persone, incessante, che ha salutato Chiara ieri quand’era in vita, e che continua a farlo oggi, nella sua camera ardente.
Ed è un fiume che grida una sola parola: unità.
Quell’unità che era la parola di vita incarnata da lei, il testamento di Gesù : “Padre che tutti siano uno!”.
Ho pianto tanto e a lungo oggi, ma non era solo tristezza.
Era anche e soprattutto commozione.
Perché ciò che ho sperimentato – comunione tra così tanti amici – è già un miracolo.
Ed è questo è che mi conquista e mi converte anche oggi.
Ed è già segno di un amore di Chiara persino più grande di quello di prima: Amore che giunge dall’Eternità.
9 comments:
una lunga vita è un grande dono, evidentemente il Signore la riteneva importante per qs nostro povero mondo...
il suo movimento è stato un segno di unità alla Chiesa in un'epoca storica, gli anni 70, in cui tutti i movimenti cattolici si perdevano nelle utopie ideologiche finite nel nulla
solo lei e don Gius hanno tenuto duro con fedeltà
un abbraccio
Trascrivo qui i due commenti di Factum e Poemen, lasciati sul post precedente prima che questo comparisse.
Grazie a tutti.
un abbraccio a ciascuno,
F.
Ho saputo or ora che Chiara è tornata alla casa del Padre, un mio collega mi ha detto che forse prova più dolore oggi di quando gli è morta la madre. Pregherò per voi. Ho vissuto una cosa simile 3 anni fa, ci si sente un po' più soli, ma è solo un momento.
Ciao
Factum
Anche io vi sono vicino nella preghiera. In questo momento sto pensando soprattutto ai focolarini che ho conosciuto in campagna, dove vivevo fino a un anno fa (non lontano da Loppiano). La parrocchia si reggeva e si regge in gran parte sulla loro disponibilità e serenità...
Poemen
Sono una gen e ieri ho potuto salutare Chiara. Che grande dono l'Ideale!la scoperta che L'Amre vince tutto e la vita di Chiara testimonianza di questo. siamo nel dolore ma anche nella certezza che è lassù col suo sposo!
GRAZIE CHIARA...
Sara
un saluto e una preghiera da un conoscente qualunque non aggiungo altro mi sembra di rivivere un dolore antico anche per me che non sono dei Focolari. g
Ho conosciuto storia e carisma di Chiara Lubich attraverso questo tuo blog, poco tempo fa... Grazie... Considero un privilegio che questo sia accaduto quando ancora era tra noi, testimonianza tangibile di santità... Ora è tornata alla casa del Padre ma le sue parole e le sue opere restano: eredità per noi e nutrimento per l'anima.
Anna Maria
"Non accontentatevi delle piccole cose, Egli, Iddio, le vuole grandi. Non accontentatevi delle piccole cose, Egli, Iddio, le vuole grandi". (Santa Caterina da Siena)
Tutta la vita di Chiara è stata splendido esempio di questo, e ciò che il Signore ha operato attraverso la sua vita è dono immenso per la Chiesa intera.
Vi auguro possiate sempre seguire l'esempio della sua vita.
Non rattristatevi: oggi avete guadagnato una Santa che veglierà su di voi!
Un abbraccio grande e la promessa di una preghiera da un fratello nella fede.
Carissima Eli,
insieme agli amici di Comunione e Liberazione partecipo al dolore tuo e di tutto il movimento dei Focolari per la morte di Chiara Lubich. Nulla di ciò che è stata andrà perduto, per la sicurezza che ci viene dalle parole del Signore Gesù: «Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati».
Cristo l’ha assimilata a sé attraverso la strada della croce, che lei ha vissuto come offerta totale per la vita della Chiesa. Chiara ora vede faccia a faccia il volto del Padre, che ha suscitato in lei un carisma per rendere vivo l’avvenimento cristiano come luce che sostiene la speranza. Così la maternità spirituale è fiorita in lei dal suo sì al disegno di Dio, dentro l’alveo della nostra madre Chiesa.
Ricordando i lunghi anni di amicizia con don Giussani, culminata quel 30 maggio 1998 in piazza San Pietro con le loro testimonianze davanti a tutta la Chiesa e al mondo, raccomando l’anima di Chiara alla misericordia del Padre, in attesa del bel giorno della vittoria finale di Cristo Risorto, giorno della resurrezione della carne per la felicità eterna. Chiara e don Giussani sostengano i nostri passi, per una fede sempre più appassionata e ragionevole sulla strada che hanno aperto per noi, nella sequela del Santo Padre.
don Julián Carrón
Grazie Factum.
la lettera di Carron ad Eli Folonari (focolarina con Chiara sin dai primi tempi e che le ha sempre fatto un po' da "segretaria") sta rapidamente girando anche tra i focolarini e suscita grande commozione.
E' un "gioco" di unità che continua e si rinnova ogni giorno.
Un rinnovato abbraccio.
F.
E' da sempre che sento parlare di questa donna straordinaria e del suo movimento . . . Sono cresciuta con le canzoni del Gen verde e del Gen Rosso (anche se non ho mai capito la differenza)!
Posso solo immaginare come state voi, che la conoscevate più a fondo e più da vicino!
Un abbraccio a te e una preghiera per lei, ma lei è sicuramente nell'abbraccio del Padre!
Ciao, R
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