"Regalami un'altra onda,
e non importa per che motivo.
Bagna il mio piede che non fugge dalla riva;
ricorda ai sassi che diventeranno un pianoforte
per la nuova mano d'acqua che arriva"
(Davide Van De Sfroos)
Diciamolo francamente: alla fine quella del dialetto, la saga del laagh de Comm, é una scusa bella e buona.
Altrimenti non si spiegherebbe il successo di Davide Van De Sfroos anche al di fuori della ristretta cerchia di chi gli vuol bene come il sublime cantastorie della propria terra. Se ai concerti di quest'artista arriva gente fin da Avellino, allora vuol dire che l'alchimia si é compiuta, la poesia ha travalicato i confini della lingua ed é pronta a raggiungere ogni dove.
Il cofanetto che il Corriere della Sera sta pubblicando in queste settimane mi accompagna giorno su giorno, nei miei percorsi autostradali così come negli spazi dell'anima creati da una musica ascoltata in cuffia, quando ormai tutto il resto é andato finalmente a dormire, smettendo di correre e di urlare.
Momenti d'altissima intensità e corde dell'anima che vibrano all'impazzata, pronti ad essere scalzati dopo pochi istanti da quella straordinaria allegria che solo la vera musica popolare é capace di creare.
Davide Van De Sfroos sa essere poeta e quindi cantore delle emozioni, dei desideri e dell'esperienza di vita di ciascuno di noi come solo gli artisti veri sono capaci di fare.
Poesia che sa coniugare l'anima di un popolo insieme a tutta la cultura che quel popolo é stato capace di costruire, con l'intelligenza ed i talenti che gli sono stati dati, col sudore della fronte e col sangue che é stato capace di versare.
E' per questo che non riesco a fare a meno di un pezzetto delle sue storie ogni volta che posso.
Storie che poi - alla fine - mi richiamano sempre a Qualcosa ed a Qualcuno di più grande, che quelle storie le sorregge, dando significato alla circostanza del momento presente della vita.
Ed é per questo che anche le storie di Van De Sfroos mi fanno sentire parte di un tutto, una comunità in cammino, che vive delle stesse gioie e degli stessi disperati bisogni.
Gente capace di fermarsi, alla fine del viaggio, davanti ad una Madona del Rusari,
perché semm tucc lampaden del stess lampadari....
Varda, varda, varda giò
Madona del Rusari
Sèmm tucc lampaden
del stess lampadari
Varda, varda, varda, varda giò
Madona del Rusari
Sèmm tucc padreterni,
sèmm tucc ciulandari
7 comments:
peccato che qui in toscana il corriere del ticino non si trovi... e che se provo a chiedere all'edicola "van de sfroos" mi guardino e mi chiedano se sono un danese in vacanza al mare.
Mentre ti leggo, in sala risuona "Il libro del mago" da quel capolavoro poetico e musicale che è Akuadulza.
Slide, chitarre acustiche, un suono molto "americano" per una storia che mi commuove, chissà perchè (ma certamente lo capisco...) quando
"Ma quaand gh'eri tredes' ann gh'era el prufoemm del rusmarenn.
Quand la roesa se spalanca la desmentega i so spenn
Quaand gh'eri tredes'ann gh'eri anca tredes coer
Adess el coer l'è voenn, imbalsamaa e'l pò pioe curr..."
ni tocca una pagina al gioreno per quel cofanetto, cmq è fatto molto bene e le case discografiche dovrebbero imparare visto che vendono dischi fatti da cani, anche nella confezione, a 20 euro!
Le foto del grande pozzoni sono bellissime. Certo che il nostro lago ispira parecchio. Gente d'acqua dolce. Un abbraccio
ciao a tutti ...scusate l'intromissione..ma girovagando qua e la nel web...surfando direbbero i tecnici ,mi sono imbattuto in questo blog...e vi lascio un commento...grazie al cielo si riescono ancora a fare grandi prodotti ,ben fatti e ben registrati ...che testimoniano la grandezza di un autore....il cofanetto gira e gira...anzi "pirla " e "al gira" sul me lettur..ch e' un piacere...e si ..e' proprio vero ...le case discografiche dovrebbero smetterla di f******rci i soldi e mettersi d'impegno a realizzare dei bei cd ben fatti ,con copertine e booklet degni di tal nome....grande davide..grazie per aver pemeso la realizzazione di questo progetto...
saluti dal lac' de' com'
db
l'audio del dvd però è un po' deludente
le riprese sul pubblico però sono fantastiche...
si l'audio è davvero scarsino, peccato
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