Saturday, March 30, 2013

L'ULTIMA CAREZZA

E pensare che ci saremmo potuti anche incontrare. In fondo si lavorava a poche centinaia di metri di distanza. Tu parte del team del reparto di Chirurgia ed io, timido studente dietro al codazzo di primari, aiuti ed assistenti di Clinica Medica. Ma se anche t'avessi incrociato, che cosa mai sarei stato in grado di dirti allora? Che ne sapevo di carezze del Nazareno, che ancora vedevo troppo offuscate, nascoste dietro ai trattati di Patologia Medica? Certo già ti conoscevo bene, per quella vena di poesia che sapeva tramutare in musica ed ironia i drammi incontrati e conosciuti bene lungo la tua strada, ma la mia era ancora troppo lunga da percorrere.
Ma oggi sì, questa sera ti sento davvero più vicino.
Sarà che le ho incrociate tutto il giorno, quelle carezze del Nazareno. Le ho viste distese su barelle di Pronto Soccorso, letti di reparto, o sedute di fianco alla macchinetta del caffé. Le ho viste in fila lungo dodici ore secche, trascorse quasi senza tregua da un ammalato all'altro. Le ho viste - buffo, non trovi? - proprio oggi, Sabato Santo, giorno del mio compleanno passato di guardia in ospedale. Sabato Santo, il giorno della sospensione, il giorno del dolore che attende ancora di trovare la risposta al suo perché. Il giorno del Nazareno crocifisso, che, in fondo, é una gigantesca carezza ad ogni urlo e strazio inconsolato. Ho visto quella carezza in ogni volto che ho incrociato oggi, nessuno escluso. E so che tra poco essa si tramuterà in abbraccio, quello che lascia il sepolcro vuoto e si trasforma in Resurrezione.
Anche il tuo sepolcro, oggi, é vuoto caro Enzo. Anche per te la carezza, l'ultima carezza si é trasformata in abbraccio. La carezza del Nazareno, anticipo di Paradiso già quaggiù.

Tuesday, March 26, 2013

LA MAGNOLIA IN FIORE


Musica e tristezza, che vanno in giro così spesso abbracciate insieme. Corde del cuore vicine tra loro come sorelle, compagne di viaggio di ogni diastole dell’esistenza. Figlie di quella malinconia che è sempre nostalgia d’infinito, desiderio troppo spesso disatteso per colpa della nostra comune fragilità. Ed ora che se ne è andata anche la Magnolia Elettrica, tutto sembra davvero un po’ più brutto di prima.
Jason Molina non c’è più. E con lui se ne sono andate anche la sua tenerezza e il suo sorriso, annegate progressivamente in quell’alcool che ha distrutto la sua vita. Sarà difficile, ora, che Josephine se ne vada pure lei: rimarrà agganciata alla mente, ai mille percorsi autostradali, alla musica come alla preghiera del cuore nei suoi momenti più sinceri. Josephine non era e non poteva essere un disco come gli altri, dedicato alla scomparsa di un amico. Josephine non é non sarà più un disco come gli altri, ora che è aggrappato al ricordo del suo autore.
Possa la Magnolia  riposare adesso finalmente in fiore.
Possa "Oh grace", la prima canzone di quel disco, essere stato l'ultimo istante del suo respiro.
Ciao Jason, ci mancherai parecchio quaggiù.


Tuesday, March 19, 2013

IL SEGRETO DELLA SPERANZA

"Non dobbiamo avere timore della bontà, della tenerezza" 
(Papa Francesco)

Spegni la televisione ed inizi a meditare quelle parole nel tuo cuore.
Custode di bontà e di tenerezza. Inizi ad esserlo lavando i piatti lasciati in cucina ancora sporchi. E prosegui mentre rifai il letto e passi l'aspirapolvere in casa. Continuerai ad esserlo oggi, quando di guardia, incontrerai come sempre i tuoi ammalati in ospedale. Custode di bontà e di tenerezza con le cose da fare come con ogni prossimo che ti passa accanto.
Quel filo rosso che lega gli avvenimenti più recenti, l'umiltà di papa Benedetto che passa la mano a quella di papa Francesco, é lo stesso che lega gli avvenimenti della tua vita, giorno dopo giorno. E che ti dice che tutto é misericordia di un Altro. Per questo la Chiesa risorge ogni giorno, a differenza di altre vicende umane, prime tra tutte la politica di questo nostro povero paese. Perché si affida sempre a Chi non smette di guardare l'uomo con lo sguardo di un Padre che tutto perdona. Siamo noi che, troppo spesso ci stanchiamo di chiedere perdono: l'ha detto subito questo nuovo Papa che é già entrato nel cuore di tutti. 

Il segreto della speranza é tutto lì. Ed é solo da lì che può ricominciare anche la tua giornata.
Che passa con gioia dal piatto sporco in un lavabo allo sguardo di un ammalato dentro al suo letto d'ospedale. 

Thursday, March 14, 2013

LA CULTURA DELLA FIDUCIA


"E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza."
(Papa Francesco)

Fiducia tra noi. E preghiera. Per Benedetto XVI. L'uno per l'altro. E infine per lui.
In un mondo sempre più chiassoso e irascibile, perennemente a caccia di un colpevole per ogni situazione, ha detto di più quel minuto di silenzio davanti al Papa a capo chino di qualsiasi altra parola: "facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me". 
E' bella la chiesa ed é bella la strada per chi cammina.
Perché é veramente grande questa nostra vita.