Metti una sera a Milano.
Una sera di pioggia, in un piccolo locale, ad ascoltare un po' di gente suonare.
Gente che non conosci, o che conosci poco, ma che senti già amica, perché sul palco mette proprio quello: un'Amicizia.
Poi quella frase di Massimo - spettatore come noi di quella sera - buttata lì a mia moglie, che gli dice quanto bella sia quella sua canzone - la strada del davai :
Frase semplice e bella, ma purtroppo anche inusuale: "Dobbiamo ricordare di chi siamo figli".
E quelle parole, da lei riverberate in me, che ora continuano a rimbalzarmi in mente.
Attraversano l'anima ed i pensieri, a rendere visibile e presente la figliolanza, che ha reso la nostra vita più vera.
Su e giù, di continuo, finchè tutto si trasforma dolcemente in altro, che ha dentro tutto questo e molto di più.
E che - alla fine - si riassume in me in una sola parola: gratitudine.
Anche quella d'incontrare amici così.
4 comments:
grande Fausto... e moglie :-)...
in partenza per Rimini!
buon viaggio, amico mio!
A proposito di gratitudine. Grazie Fausto. Appena ho aperto il tuo blog, mi ha colpito la musica country, sai sono appassionato di classica ed il genere mi era quasi nuovo. Sai ho comprato subito da amzon.co.uk i dieci indispensabili, per un mese, due non avevo mai il tempo di ascoltarli: ore 6 levata, ore 6.30 meditazione ore 7.30 S.Messa, ore 8ambulatorio, visite ed ecografie sino alle 13. Pasto frugale e sosta con siesta. Ore 14-14,30 un'ora di cammino nei boschi con la mia formidabile Birba pastore tedesco di due anni sino alle 15.30. Poi ecografie e ambulatrio sino alle 8. Cena sostanziosa con Alma. Telegiornale. Whisky torbato irlandese davanti al focolare. scambio di idee e comunione d'anima. Ore 9.30 massimo a letto con un quarto d'ora di lettura. Preghiera personale con il Padre Eterno, meraviglioso incontro con Dio per raccontargli delle persone e affidargli la notte e l'anima perchè solo lui sa traformarti, mentre dall'esame di coscienza emergono grosse criticità. Spero nel domani. E poi un sonno ristoratore. Così soltanto nel week end sciando sui ghiacciai di Sass Fee a 3700 m ho ascoltato tutti di fila i tuoi dieci indispensabili, stupendi, soprattutto ascoltati sciando tra cielo, sole e neve sulle piste le tracce della musica che tanto mi ha conciliato con Dio. Sì questa volta sciare è stata un'esperienza mistica di una grande felicità. Mi sembrava di volare e allora sentivo forte il desderio di ringraziare Dio di avermi creato e di averti creato. Mi ero ripromesso di ringraziarti appena tornato e ho iniziato anchi'o un blogghino piccolino perchè lo ritengo anch'io uno strumento di comunione d'anima. Ti ringrazio perchè la tua musica mi ha commosso e mi è piaciuta moltissimo. Aggiornami sul tuo blog delle novità, ma non pensare che abbia trascurato di leggere avidamente il resto, ricevendo tanta luce dalla tua testimonianza di vita vissuta nell'ideale. Giorono per giorno. Claudio
Grazie Claudio, di vero cuore, per tutto quello che dici.
Ti ho linkato sul blog!
un abbraccio
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