Friday, July 16, 2010

CARDIOLOGIA

Continuo a vedere cuori, ogni giorno. Tra ieri ed oggi ne ho contati ventotto, più o meno contrattili, dietro a quelle meravigliose immagini che gli ultrasuoni sono capaci di creare.
Continuo a pensare ai cuori, ogni giorno. Muscoli solo in apparenza, in realtà anime che cantano per un perché. "Dottore, é il rumore del mio cuore, quello?": la parte doppler di un'ecocardiografia, quella che genera suoni, suscita sempre nei pazienti pensieri curiosi, o, più spesso, preoccupati; più delle sole immagini in movimento, che, tuttavia, appaiono anch'esse ai miei occhi di una bellezza travolgente.
"No, non é proprio il rumore del suo cuore, sa é la macchina...", ma perché invece non rispondere qualche volta in altro modo: "certo che sì, ma non é un rumore, é la musica del suo cuore", perché il cuore più che perdere tempo a parlare, spesso si fa capace di cantare.
Forse sarà per quello che faccio questa razza di mestiere. Perché amo la musica come amo il cuore. E sarà per quello che non riesco mai a fare a meno di coniugare tutto, pensieri, parole, opere, e, perché no, omissioni, ma anche preghiere, lungo una colonna sonora senza fine.
No, davvero, senza tutto questo, penso che la mia anima non riuscirebbe proprio a stare.

Eppure ciò che mi ronza di più in testa, in questi giorni, é ancora, sempre e soltanto quella scritta stampata in mezzo a una maglietta: "ciò che il tuo cuore desidera, esiste".
Una risposta di felicità reale, concreta, che nulla censura e tutto accoglie.
"Va bene, il suo cuore, stia tranquillo..." rispondo all'ultimo paziente. Il suo sorriso che accoglie il mio é l'abbraccio di un Amore più grande che sostiene tutti e due.


5 comments:

Vino&Mirra said...

E io allora, che li vedo... "a colori" tutti questi cuori più o meno pulsanti?
E ci parlo anche! Dai, bello, dai che ce la fai... lascia 'sta CEC, via di qua!
Una volta, a mezzanotte di un 31 dicembre (mezzanotte in punto, si capisce) ho messo un po' di spumante nel sondino nasogastrico di un paziente che stavamo trapiantando. Dici che gli ha fatto male? :-)

Maurizio Pratelli said...

siamo in sintonia, stessi battiti

Fausto Leali said...

spumante nel sondino?
geniale.... :-)

ma solo biodinamico, però, vero Mauri?

Maurizio Pratelli said...

assolutamente, bollicine bio!

piccic said...

Grandioso, "Calypsos", l'album con cui ho scoperto, o meglio conosciuto, De Gregori.
Per me è un album straordinario…