Accecato dalla notte, a colpi di luce mortale. Eblouiée par la nuit é la canzone di Zaz che mi accompagna sin dalle luci dell'alba. C'è un non so che di sinistro in quella voce così acuta, giocata su registri impossibili ed allo stesso tempo capaci di comporre una melodia struggente, di quelle dal lasciare in repeat nel lettore cd e nella mente.
Poi, a mezzogiorno, tutto accade. Un infermiere si getta dagli ultimi piani dell'ospedale, troppo stanco per sopportare il proprio male di vivere, a dispetto del sorriso e della dispinibilità mostrati a chiunque lo incontrasse ogni giorno. La luce di mezzogiorno é il colpo di luce mortale che si fa strada sui volti di ciascuno. Dopo, il resto della giornata ospedaliera é un trascinarsi stanco, dove i gesti di tutti sono rallentati, le parole, inutili, ridotte al minimo indispensabile, mentre i malati continuano a richiamare a sé una presenza, la risposta alle proprie ferite.
"E' così che funziona allora": é questa la frase che mi rimbalza da un capo all'altro della mente, una frase già scritta, già letta, e che ha senso anche in questa circostanza. E' così che funziona, dunque: un giorno siamo lì, incazzati e di corsa come sempre, e il giorno dopo non ci siamo più. Perché quella a cui rischiamo di correre dietro é la nostra ansia ed insoddisfazione. Quando non diventa vera e propria depressione - la malattia del secolo, l'ha definita qualcuno - come nel caso di quel povero ragazzo il cui volto, adesso, rimane stampato nella mente di ciascuno.
Mando un veloce sms a mia moglie, poco prima di uscire. Tra poco me ne andrò, per essere, domani, a Dio piacendo, ancora una volta in questo posto, luogo di pianto e stridore di denti, punto di partenza, a volte, per la strada che porta verso casa. "Signore, cosa é l'uomo perché te ne curi?", le scrivo. Eppure l'hai fatto poco meno di te. "E' come una foglia trasportata dal vento", mi risponde.
La risposta a ciò che sembra senza speranza é riscoprire un Amore ed una Misericordia che sappiano accogliere tutte le durezze del nostro cuore.
Un cuore fragile come una foglia sbattuta dal vento, ma fatto per desiderare cose grandi.
La via d'uscita, quella che il falsario cerca di nasconderti ad ogni costo, é metterlo tra le braccia di Colui a cui appartiene.
Per riscoprire che ciò che il tuo cuore desidera esiste. E che quel qualcosa si chiama Bellezza.
A dispetto di ogni croce ed ogni dolore.
Poi, a mezzogiorno, tutto accade. Un infermiere si getta dagli ultimi piani dell'ospedale, troppo stanco per sopportare il proprio male di vivere, a dispetto del sorriso e della dispinibilità mostrati a chiunque lo incontrasse ogni giorno. La luce di mezzogiorno é il colpo di luce mortale che si fa strada sui volti di ciascuno. Dopo, il resto della giornata ospedaliera é un trascinarsi stanco, dove i gesti di tutti sono rallentati, le parole, inutili, ridotte al minimo indispensabile, mentre i malati continuano a richiamare a sé una presenza, la risposta alle proprie ferite.
"E' così che funziona allora": é questa la frase che mi rimbalza da un capo all'altro della mente, una frase già scritta, già letta, e che ha senso anche in questa circostanza. E' così che funziona, dunque: un giorno siamo lì, incazzati e di corsa come sempre, e il giorno dopo non ci siamo più. Perché quella a cui rischiamo di correre dietro é la nostra ansia ed insoddisfazione. Quando non diventa vera e propria depressione - la malattia del secolo, l'ha definita qualcuno - come nel caso di quel povero ragazzo il cui volto, adesso, rimane stampato nella mente di ciascuno.
Mando un veloce sms a mia moglie, poco prima di uscire. Tra poco me ne andrò, per essere, domani, a Dio piacendo, ancora una volta in questo posto, luogo di pianto e stridore di denti, punto di partenza, a volte, per la strada che porta verso casa. "Signore, cosa é l'uomo perché te ne curi?", le scrivo. Eppure l'hai fatto poco meno di te. "E' come una foglia trasportata dal vento", mi risponde.
La risposta a ciò che sembra senza speranza é riscoprire un Amore ed una Misericordia che sappiano accogliere tutte le durezze del nostro cuore.
Un cuore fragile come una foglia sbattuta dal vento, ma fatto per desiderare cose grandi.
La via d'uscita, quella che il falsario cerca di nasconderti ad ogni costo, é metterlo tra le braccia di Colui a cui appartiene.
Per riscoprire che ciò che il tuo cuore desidera esiste. E che quel qualcosa si chiama Bellezza.
A dispetto di ogni croce ed ogni dolore.
1 comment:
mi fa tremare questa cosa. Ma la misericordia esiste
ciao
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