Friday, February 11, 2011

UNA SCIA DI LUCE


Milano, basilica di Sant'Ambrogio, 10 febbraio 2010. Una delle chiese più affascinanti della città, cariche di storia e di vita di santi, é gremita. Ma non é una messa, quella che si celebra questa sera. Seduti davanti ad un elegante tavolino rosso ci sono Maria Teresa e Ruggero Badano, i genitori di Chiara "Luce", la giovane ragazza di Sassello dichiarata dalla Chiesa beata lo scorso 25 settembre. Di fronte a loro gente di ogni età, ma i giovani sono davvero tanti. Ed é giusto che sia così, perché quando la giovane Badano é morta aveva solo diciott'anni. E "quando in cielo arriva una ragazza di diciott'anni si fa festa", aveva detto lei un giorno.

Questo blog ha già parlato di Chiara (http://talkin-walkin.blogspot.com/2010/09/chiara-luce-badano-life-love-light.html), non ne ripeterà dunque, in queste poche righe, la storia. Quella storia, comunque, da me ben conosciuta e raccontata da Maria Teresa e Ruggero, ha fatto scendere, sul volto di chi vi scrive e non solo, più di una lacrima anche ieri sera. Perché la santità attrae ancora, se il tuo cuore, anche se ferito, si fa capace di non chiudere la porta al desiderio. E quel cuore, quando trova un luogo capace di farvi riposare le sue durezze, si commuove eccome.
Mentre tornavo a casa con mia moglie, rimeditavo nel profondo di quel cuore tutto ciò che avevo visto e sentito. Ed é soprattutto uno sguardo quello che ancora adesso mi é rimasto dentro. Lo sguardo di Ruggero negli occhi di Maria Teresa mentre parlava. Profondo, dolcissimo, straordinariamente intenso. E quello di lei quando parlava lui. Uguale, ma diverso allo stesso tempo, altrettanto carico d'amore. E' quell'amore che sa farsi uno, che fa il vuoto per accogliere il tutto dell'altro. Ed é lo sguardo di chi, da genitore, si é scoperto misteriosamente figlio di chi ha generato, perché ciascuno ha accolto l'Amore più grande, che ha consentito ad ognuno di rinascere nuovo in Dio.
Se dovessi lasciare tutto e trattenere una cosa sola, ecco cosa stringerei forte a me: quello sguardo, capace di creare una scia di luce.
Lo sguardo di due genitori, che desideravano tanto una figlia, arrivata dopo undici anni d'attesa e che l'hanno ridonata a Dio dopo altri diciotto. Per poi ridonarla alla Chiesa. E per ridarla adesso - ieri sera come ogni volta che raccontano di lei e di loro - ovunque vengano chiamati perché diano testimonianza di ciò che é accaduto.
Perché Chiara, adesso, é davvero di tutti.

1 comment:

danix said...

Grazie perché nella parte in cui parli di M.Teresa e Ruggero ha espresso come mai sono riuscita a fare io quanto mi affascina la loro famiglia e il loro Amore! :-)