Monday, June 16, 2008

SIAMO TUTTI CAUBOI


"Quando la musica è popolare, attraversa e commuove il cuore del popolo. Un popolo che non è leggenda, non è favola, ma è gente che vive, che esiste. Nelle canzoni di Davide Van De Sfroos c'è la passione per la realtà, quella realtà che oggi viene negata e derisa. Dall'osservazione delle onde del lago può nascere una canzone: quelle onde che spesso noi non riusciamo a vedere, tanto siamo vittime di una realtà virtuale che altri inventano e ci impongono. Sono canzoni, le sue, che non vanno contro, non giudicano, ma raccontano senza nascondere nulla, tanto meno quel senso religioso che appartiene a ogni uomo. Questo ci accomuna a davide Van De Sfroos e ai suoi "40 passi" verso il mistero."

(il Grillo Cantante,
presentazione del concerto di Davide Van De Sfroos,
Milano, Teatro Sala Fontana, 15 giugno 2008)

Non ci sta, Davide Van De Sfroos, a prendersi troppo sul serio.
Usa a piene mani l'ironia, sia nell'intervista che precede il concerto di ieri sera a Milano, alla sala Fontana, sia durante l'esibizione, che alterna splendide canzoni, tutte in chiave acustica - Davide voce (e che voce!) e chitarra acustica e fido compare con steel guitar al suo fianco - a momenti di racconto, recitazione e poesia.
Eppure, davanti ad un pubblico che conosce bene il significato della parola popolo e del sapersi rapportare alla realtà, perchè questa dia significato all'esistenza di ogni giorno, Davide riesce a proporsi allo stesso tempo con una profondità ed intelligenza che non sono patrimonio di molti.
Così, proprio di fronte alla domanda su cosa sia un popolo, ti risponde che per lui è importante anche cantare davanti a dieci persone. E non è piaggeria o snobismo, di chi si può permettere di dirlo dopo aver riempito con undicimila il forum di Milano. E' qualcosa, invece, che lui chiama "miracolo", perchè l'entrare in rapporto con le persone e le storie che ciascuna porta con sè non è cosa da poco, né da dare per scontata.

Presentato sul palco come il Woody Guthrie delle nostre parti, dimostra di esserlo nella musicalità, nella proposta, nella capacità di narrare le storie della gente come pochi altri. Ed il set acustico che Davide propone risulta eccellente, ricco anche di momenti inattesi, come la splendida esecuzione di London Calling, in risposta ad uno spettatore che gli chiede spiegazioni sull'adesivo dei Clash posto in bella mostra sulla chitarra tra il simbolo del Tao e quello della Sardegna.
Ed anche in quella circostanza, emozione, ma allo stesso tempo risate senza fine, con Davide che scherza ancora: "il simbolo della Sardegna? Mah, ho caricato la chitarra invece che l'auto sul traghetto e mi hanno messo su l'adesivo...".

Così tre ore di spettacolo passano in un baleno, attraverso altri momenti memorabili, come una libera interpretazione della vicenda di Adamo ed Eva, assolutamente irresistibile per comicità, messa lì quasi provocatoriamente a seguire un racconto su come lui intenda la preghiera che potrebbe essere spunto di riflessione a lungo per molti.
E dentro tutto questo una manciata delle sue canzoni più belle, comprese alcune dall'ultimo album: Il Costruttore Di Motoscafi, La Ballata Del Cimino, fino alla struggente New Orleans, messa come bis finale, a suggello di una serata memorabile.

Ce ne andiamo dopo lo spettacolo convinti di aver assistito a qualcosa di speciale ma forse non irripetibile.
Speciale perchè questa sera Davide ha raccontato di sè più di quanto abbia potuto fare tante altre volte. Ma per fortuna ripetibile, perchè quella passione del cantare stando con la gente, Davide la trasmette in ogni circostanza ed è sempre un'esperienza.
Ci lasciamo allora con un appuntamento: il meeting di Rimini, spettacolo alla vigilia dell'ultimo giorno: al "venerdì sira", ci direbbe Van De Sfroos.
"O protagonisti o nessuno", recita il titolo dell'edizione di quest'anno: cosa pensare di meglio per ritrovarci tutti insieme anche là con lo stesso spirito di ieri sera ?


8 comments:

Paolo Vites said...

ehi ma quello grasso e pelato sono io! sì siamo tutti cauboi mi hanno anche regalato la tessera onoraria del fan club :-)

personaggio straordinario il VDS, un vero uomo libero


grazie del post!

Fausto Leali said...

ho scattato un sacco di foto: adesso ne cerco una dove sei magro con i capelli :-))

Paolo Vites said...

quelle sarebbero di 30 anni faperò... ehi si scrive WOODY guthrie :-)

Fausto Leali said...

Woodie ????
ooops, corretto: errore di stumpa

Anonymous said...

cool, grazie.
hanno gradito anche i miei figlioli, prima di addormentarsi..
e poche ore dopo si partiva per Bergamo... :-)
giorgio

Fausto Leali said...

forse sarebbe stato meglio stare sul palco con DVDS fino a giovedì, come lui voleva fare..... :-)

Anonymous said...

Chissà cosa diranno al Meeting se Davide dice, come ha detto alla Sala Fontana, 'ma non crederete mica alla storia che siamo soli nell'universo?...e che soffriamo perché dobbiamo scontare una colpa?...'
Già, chissà come reagiranno davanti a un vero uomo libero...

Fausto Leali said...

Non so cosa diranno al Meeting, ma so che quello è un luogo di libertà. E forse é per questo che Davide si sente "libero" di andare anche lì a proporsi...
Io, comunque, ci sarò.