Sunday, November 12, 2006

MY HOMETOWN


Una personalità carismatica del nostro tempo, mutuando una frase di Santa Teresa del Bambin Gesù, disse ad un gruppo di persone un motto che mi é rimasto particolarmente impresso:
"Tu sai, mio Gesù, che, per amarti, non ho che adesso".
Quante volte la frenesia dei programmi e dei doveri della giornata, i problemi ed il mutare degli stati d'animo impediscono di cogliere la pienezza di ciò che ci accade nelle circostanze del momento presente ?
Talvolta però riesco a fermarmi, come quella mattina nella piazza della mia città...

Un giorno qualunque, in piazza del Duomo, con delle commissioni da sbrigare.
Il passo veloce, perché devo fare in fretta, come ogni milanese che si rispetti ….
Intorno a me tanta gente, facce d’ogni continente.
I peruviani col flauto di pan; più in là un giovane, jeans e chitarra acustica, il blues e il country nell’anima.
Poi il solito mimo, vestito da Belfagor, e l’uomo d’affari che passa veloce, schivando quattro giovani punk ( si chiamano ancora così ? ), vestiti in modo assurdo, che procedono in fila.
E ancora gente normale, un ubriaco, e un monsignore, con la tonaca nera, lunga fino a terra…
Il primo sguardo è divertito e rilassato allo stesso tempo.
Amo la mia città per tutto questo, per la sua varietà, per tutta la sua vita.
Poi un pensiero più profondo: TUTTI SONO CANDIDATI ALL’UNITA’.
Come li vedrà Dio ?
E allora il desiderio di fermarmi, di posare lo sguardo su questa folla frenetica, in cui si scorge anche tanta solitudine …
Cosa devo fare ?
Vivere l’attimo presente,
con ogni prossimo che incontro,
con tutto l’amore che posso.

“ SEI TU SIGNORE, L’UNICO MIO BENE “.

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