"queste sono le vacanze: che uno scopra il Mistero riscoprendo Lui all'opera tra noi.
Per cui il compito che ci diamo per queste vacanze é che a settembre, quando ci ritroviamo, ci dobbiamo raccontare fatti, cose che ci sono capitate e che ci hanno fatto sorprendere di Lui all'opera" (Julian Carron)
"Ti dò un consiglio da amico, anche se non sei un amico": beh, devo confessare che, a distanza di tanti anni, l'inizio del discorso che quel collega mi aveva rivolto, dopo pochi giorni che avevo iniziato a lavorare in ospedale, me lo ricordo ancora bene.
Perché, francamente, non é che fosse un bel modo d'iniziare un rapporto, anche solo di conoscenza reciproca.
Così anche oggi, quando sento qualcuno sul lavoro che ti dice che la vita ed i rapporti veri sono quelli che uno "ha quando é fuori da qui", sinceramente non lo capisco proprio.
La vita o é Vera o non lo é affatto e, se non si tratta del primo caso, mi domando perchè valga la pena d'essere vissuta. Ma sicuramente tutto questo non riguarda il luogo dove ti trovi ed il fatto che tu abbia davanti un paziente o i tuoi figli, tua moglie o gli amici, un collega o l'extracomunitario che ti vuol vendere un asciugamano quando sei sotto l'ombrellone.
Allora anche la vacanza non può e non deve essere un posto dove ci sia la possibilità di essere diversi da se stessi, dove ci si beve il cervello in stupidaggini o dove ci si debba divertire o rilassare ad ogni costo.
E' vero invece che debba essere uno spazio con la stessa dignità degli altri, un pezzo di cammino dove l'andare avanti significa non mollare, perché chi si ferma, in realtà, comincia ad andare indietro. Un luogo che conservi fascino e attrazione, nell'esperienza del vedere "Lui all'opera tra noi".
Per questo, quest'anno, voglio provare ad essere "aperto per ferie", perché il fatto di "sorprendere Lui all'opera" abbia la possibilità di affascinare ancora una volta anche me.
E Dio ama gli umili, capaci di stupirsi: sembra che con il loro aiuto, anche ai tempi d'oggi, sia ancora capace di compiere cose grandi.
Per cui il compito che ci diamo per queste vacanze é che a settembre, quando ci ritroviamo, ci dobbiamo raccontare fatti, cose che ci sono capitate e che ci hanno fatto sorprendere di Lui all'opera" (Julian Carron)
"Ti dò un consiglio da amico, anche se non sei un amico": beh, devo confessare che, a distanza di tanti anni, l'inizio del discorso che quel collega mi aveva rivolto, dopo pochi giorni che avevo iniziato a lavorare in ospedale, me lo ricordo ancora bene.
Perché, francamente, non é che fosse un bel modo d'iniziare un rapporto, anche solo di conoscenza reciproca.
Così anche oggi, quando sento qualcuno sul lavoro che ti dice che la vita ed i rapporti veri sono quelli che uno "ha quando é fuori da qui", sinceramente non lo capisco proprio.
La vita o é Vera o non lo é affatto e, se non si tratta del primo caso, mi domando perchè valga la pena d'essere vissuta. Ma sicuramente tutto questo non riguarda il luogo dove ti trovi ed il fatto che tu abbia davanti un paziente o i tuoi figli, tua moglie o gli amici, un collega o l'extracomunitario che ti vuol vendere un asciugamano quando sei sotto l'ombrellone.
Allora anche la vacanza non può e non deve essere un posto dove ci sia la possibilità di essere diversi da se stessi, dove ci si beve il cervello in stupidaggini o dove ci si debba divertire o rilassare ad ogni costo.
E' vero invece che debba essere uno spazio con la stessa dignità degli altri, un pezzo di cammino dove l'andare avanti significa non mollare, perché chi si ferma, in realtà, comincia ad andare indietro. Un luogo che conservi fascino e attrazione, nell'esperienza del vedere "Lui all'opera tra noi".
Per questo, quest'anno, voglio provare ad essere "aperto per ferie", perché il fatto di "sorprendere Lui all'opera" abbia la possibilità di affascinare ancora una volta anche me.
E Dio ama gli umili, capaci di stupirsi: sembra che con il loro aiuto, anche ai tempi d'oggi, sia ancora capace di compiere cose grandi.
3 comments:
Don Giuss ama dire (anche oggi!) che le vacanze sono il tempo privilegiato in cui emerge con chiarezza ciò cui si tiene maggiormente.
Come dici tu, essere 'aperti per ferie' coincide con l'essere disponibili al manifestarsi del Mistero, anche durante il riposo estivo. Perchè non si può mettere in ferie il nostro desiderio di felicità!
Non si tratta di 'fare' (come dice benissimo Berlicche qui) ma di essere: essere se stessi per davvero!
A presto!
E buona ricerca estiva!
grazie gaddhura (bellissimo anche l'articolo di Berlichhe).
a presto e "buone vacanze" a te!
buone vacanze...just walking... giova
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